Ciao, mi chiamo Francesco Caligaris e lavoro per la tv. Anche se non l’ho mai vista di persona, passo molte ore – soprattutto nel weekend – a parlare con Giulia della nostra passione comune: il goss lo sport. Siccome sono piuttosto monotematico, anche questo spazio parlerà di sport.
Grazie a Giulia per l’ospitalità.
Giovedì 30 marzo uscirà il nuovo film di Walter Veltroni, “Quando”, con Neri Marcorè e Valeria Solarino. Lo so, non c’entra niente con lo sport. L’ho presa larga per dire che, tra le seimila cose che fa Walter Veltroni, quella che apprezzo di più è la continua attenzione verso la salute mentale degli adolescenti, in alcuni casi uscita malconcia dalla pandemia.
Hanno parlato più o meno di questo tema Aglaia Pezzato e Marco Menchinelli – il nuovo responsabile tecnico dell’Italia giovanile di nuoto – all’inizio di questa intervista sul canale YouTube di SwimSwam.
Il nuoto è lo sport su cui Giulia e io spettegoliamo di più.
Invece purtroppo Giulia non segue il ciclismo, e non sa cosa si perde.
Domenica 2 aprile, c’è il Giro delle Fiandre, la seconda classica monumento della stagione. La domenica dopo, il giorno di Pasqua, c’è invece la Parigi-Roubaix – ricordatevi di santificare le feste!
In questo momento non esiste uno sport come il ciclismo su strada maschile: ci sono almeno quattro fuoriclasse generazionali (Tadej Pogačar, Wout Van Aert, Mathieu van der Poel, Remco Evenepoel), più una buona decina di straordinari corridori, che fanno dire di quasi ogni gara “questa è la gara più bella di sempre!”. Se lo seguite per puro divertimento, senza fare il tifo per nessuno, vi assicuro che godrete proprio.
E poi escono meme come questo.
Il Corriere della Sera ha intervistato Luca Di Bartolomei, il figlio di Agostino Di Bartolomei.
Agostino Di Bartolomei ha giocato nella Roma (la squadra di Giulia), nel Milan (la mia squadra), nel Vicenza, nel Cesena e nella Salernitana (una squadra simpatica). È morto suicida il 30 maggio 1994, a dieci anni esatti dalla finale della Coppa dei Campioni persa dalla Roma, a Roma, contro il Liverpool.
“In fondo la mia rabbia verso di lui è derivata proprio dal suo considerarsi più Ago che papà; più il campione che aveva fallito l’appuntamento più importante della sua carriera del padre che poteva essere. Però sto capendo che le persone vanno amate come sono, non per come vorremmo che fossero. I figli si amano quando sbagliano e questo deve valere anche per i genitori. Ma per amare persone che sbagliano devi essere in pace con te stesso. Io mi sono sempre sforzato di perdonarlo per quello che mi ha tolto, decidendo di andarsene quando ero ancora un bambino; adesso sto provando ad amarlo”.
Qualche anno fa Luca Di Bartolomei ha scritto il saggio, Dritto al cuore, (Baldini+Castoldi) per riflettere sull’uso delle armi. Una lettura necessaria.
È uscito da poco il nuovo numero di Rivista Undici.
Tra tante belle cose, ci sono un perfetto articolo su Napoli di Massimiliano Gallo, una lettera d’amore ai vecchi stadi italiani di Davide Coppo e un’enciclopedica intervista a Massimo Marianella fatta da Francesco Paolo Giordano.
Domenica 19 marzo, Iliass Aouani ha realizzato il nuovo record italiano della maratona: 2 ore, 7 minuti e 16 secondi. Aouani è nato in Marocco, si è trasferito a Milano a due anni con i suoi genitori, si è laureato in ingegneria civile a New York e oggi vive e si allena a Ferrara.
Qualche cretino si è divertito a scrivere su internet “ma non è italiano”, “italiano? siamo sicuri?”, e lui su Instagram ha risposto con parole molto sagge:
“La mia missione è quella di lasciare un impatto attraverso lo sport, insegnare che la diversità è una ricchezza e senza di essa non avremmo celebrato le ultime medaglie d’oro olimpiche, insegnare che una persona va giudicata dallo spessore del suo pensiero e comportamento e non dalla provenienza del suo nome o dalla quantità di melanina nella pelle”.
Piccolo spazio pubblicità: il 28 marzo esce Area piccola (Marsilio), un romanzo di Giorgia Bernardini, una mia amica. Parla di basket femminile – non il classico libro sullo sport, insomma. In bocca al lupo a Giorgia!
Una newsletter che mi piace tanto: Warning di Claudio Giuliani, tratta di tennis con un taglio molto ironico, arriva ogni venerdì sera e ci si iscrive così.
Chiudo ancora parlando di tennis, un altro sport che commento spesso con Giulia.
Anche se credo che non sia abbonato a questa newsletter, vorrei ringraziare Rafa Nadal. Qualche giorno fa Nadal è uscito dalla top 10 del ranking mondiale Atp per la prima volta dal 25 aprile 2005. Sono passate 912 settimane consecutive in cui è stato uno dei migliori dieci tennisti del mondo.
Grazie, Rafa. Leggendo la tua autobiografia ho smesso di rompere le racchette giocando a squash.
Nota di Giulia — Era giusto che almeno un’uscita di questa newsletter parlasse di sport ed era importante per me che la componesse Francesco. Ha omesso solo una cosa, ovvero che è un ottimo giornalista sportivo. Qui il pezzo che ho amato di più.
Un buon weekend a tutti da Giulia e Francesco!